Emergenze clima, le misure a tutela dei lavoratori

 

Il Consiglio dei ministri ha varato degli interventi sulla cassa integrazione per la protezione delle attività lavorative esposte ai fenomeni ambientali estremi (Consiglio dei ministri, comunicato 26 luglio 2023, n. 45).

Con la seduta del 26 luglio, il Consiglio dei ministri ha adottato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica, di rafforzamento del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nonché di termini di versamento del contributo di solidarietà temporaneo.

In particolare, da luglio a dicembre 2023, viene prevista per le attività lavorative la neutralizzazione, ai fini del calcolo dei limiti di durata massima di cassa integrazione ordinaria, dei periodi oggetto di trattamento ordinario di integrazione salariale (CIGO) per eventi oggettivamente non evitabili quali le eccezionali emergenze climatiche, estendendo anche al settore edile, lapideo e delle escavazioni, lo strumento già operante per altri settori. 

Inoltre, viene introdotta la possibilità di ricorrere al trattamento d’integrazione salariale agricola (CISOA) a seguito di eccezionali eventi climatici, per le sospensioni o riduzioni dell’attività lavorativa effettuate nel periodo intercorrente dalla data di entrata in vigore del decreto fino al 31 dicembre 2023, anche in caso di riduzione dell’orario di lavoro, non conteggiando detti periodi di trattamento ai fini del raggiungimento della durata massima di 90 giornate l’anno stabilita dalla normativa in vigore.

Da parte loro, i Ministeri del lavoro e delle politiche sociali e della salute dovranno favorire la sottoscrizione di intese tra organizzazioni datoriali e sindacali per l’adozione di linee-guida e procedure concordate ai fini dell’attuazione delle previsioni del D.Lgs. n. 81/2008, potendo recepire queste intese con un proprio decreto.

Infine, tra l’altro, si stabilisce che, entro il 30 novembre 2023, possa essere versato, in quota parte, il contributo di solidarietà previsto dalla Legge di bilancio 2023 da parte di determinati soggetti operanti nel settore energetico senza applicazione di sanzioni e interessi.

 

Fondo Asim: Piano Sanitario Straordinario per gli alluvionati di Emilia Romagna e Marche

 

Nuove prestazioni per gli iscritti al Fondo e il proprio nucleo familiare

Fondo Asim, Fondo di assistenza sanitaria integrativa del settore di aziende che esercitano servizi di pulizia, servizi integrati-multiservizi, fornisce da sempre il sostegno necessario per la salvaguardia della salute delle lavoratrici e dei lavoratori aderenti ad esso.
A tal proposito, il predetto ha realizzato un Piano Sanitario Straordinario Emergenza Emilia Romagna e Marche, integrativo dell’ordinario conseguentemente alle alluvioni accadute in Emilia Romagna e nelle Marche lo scorso 16 maggio.
Possono fruire del rimborso delle prestazioni, gli iscritti che hanno la copertura sanitaria attiva nel mese di maggio 2023, residenti nelle due regioni coinvolte, nonché i familiari presenti nel loro nucleo abitativo che hanno subito danni.
Le prestazioni offerte sono valide dal 16 maggio 2023 al 31 luglio 2023 o fino a esaurimento budget dedicato a queste e sono gestite esclusivamente in forma di rimborso direttamente da Asim.
Per utilizzarle non è richiesta alcuna prescrizione medica né l’applicazione di franchigia.
Quelle previste sono le seguenti:
– visite specialistiche ed accertamenti diagnostici per i familiari;
– il rimborso della franchigia sostenuta dagli iscritti per visite specialistiche e accertamenti diagnostici effettuate mediante il Piano Sanitario Ordinario presso strutture convenzionate;
– visita psicologica per iscritti al Fondo e familiari;
– le prestazioni di medicina fisica e riabilitativa effettuate da medici specialisti per gli aderenti ed i familiari;
– acquisto o noleggio di ausili socio sanitari;
– rimborso nella misura del 70% dell’acquisto di occhiali da vista, lenti e lenti a contatto.
Affinché anche il nucleo abitativo possa fruire delle prestazioni sanitarie offerte dal Fondo Asim, nella sezione “Elenco file allegati” del portale di Asim, all’interno della propria area riservata, deve esser debitamente compilata l’autocertificazione del nucleo abitativo.

 

CCNL Alimentari Industria: iniziate le trattative per il rinnovo

 

Tra le richieste dei sindacati 230,00 euro sul TEM e 70,00 sullo IAR, per quanto riguarda la parte normativa innovazioni su welfare, appalti, classificazione, formazione e riduzione dell’orario di lavoro settimanale a parità di salario da 40 a 36 ore

Il 25 luglio Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil hanno presentato alle associazioni datoriali la piattaforma per il rinnovo del CCNL Alimentari – Industria 2023-2027 in scadenza il prossimo 30 novembre, applicabile ad  oltre 400mila lavoratori del settore.
Innanzitutto, è stato constatato l’andamento produttivo positivo e per tale motivo sono state richiesti un aumento di 230,00 euro sul TEM e di 70,00 euro sullo IAR, oltre a 40,00 euro in caso di mancata contrattazione di secondo livello e 150,00 euro come indennità di quadro.
Per quanto riguarda gli aspetti normativi, è richiesta l’introduzione di innovazioni su welfare, appalti, classificazione, formazione, oltre alla riduzione dell’orario di lavoro settimanale a parità di salario, da 40 a 36 ore.
Con questo rinnovo, pertanto, i sindacati vogliono frenare la precarietà e difendere dall’inflazione il potere d’acquisto delle retribuzioni.
I prossimi incontri sono previsti per il 18 settembre, il 25 settembre e il 3 ottobre.

 

Alluvioni: le istruzioni INAIL per la sospensione di adempimenti e versamenti

 

L’Istituto ha fornito le indicazioni operative per l’applicazione degli interventi disposti dal D.L. n. 61/2023 in favore dei territori colpiti dagli eventi climatici (INAIL, circolare 24 luglio 2023, n. 33).

L’INAIL è intervenuto per fornire istruzioni applicative in materia di sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti dei premi nei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificatesi a partire dal 1° maggio 2023. Si tratta, in effetti, di provvedimenti stabiliti dal cosiddetto Decreto Alluvioni (D.L. n. 61/2023), oltre che con 4 delibere del Consiglio dei ministri adottate il 4, il 23 e il 25 maggio 2023.

In particolare, la circolare precisa chi sono i soggetti destinatari, quali sono i versamenti sospesi, indica le modalità per effettuare la richiesta di sospensione e i termini e le modalità per la ripresa dei versamenti e degli adempimenti.

La sospensione degli adempimenti

L’articolo 1 del “Decreto Alluvioni”, ha individua l’ambito soggettivo del provvedimento ossia i soggetti che, alla data del 1° maggio 2023, avevano la residenza ovvero la sede legale o la sede operativa nei territori indicati nell’allegato 1 al decreto, disponendo la sospensione dei termini relativi agli adempimenti e ai versamenti dei premi per l’assicurazione obbligatoria in scadenza nel periodo dal 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023, oltre che dei versamenti, tributari e non, derivanti dalle cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione.

Prevista, inoltre, nel medesimo periodo, la sospensione dei termini degli adempimenti, relativi ai rapporti di lavoro, verso le amministrazioni pubbliche, a carico di datori di lavoro, di professionisti, di consulenti e centri di assistenza fiscale che abbiano sede o operino nei territori indicati nell’allegato 1, anche per conto di aziende e clienti non operanti nei predetti territori. 

Viene disposto che i versamenti sospesi siano effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in unica soluzione entro il 20 novembre 2023, mentre termini di versamento relativi alle cartelle di pagamento riprendono a decorrere dalla scadenza del periodo di sospensione. Gli adempimenti diversi dai versamenti, non eseguiti per effetto delle sospensioni, sono effettuati sempre entro il 20 novembre 2023.  

Viene anche disciplinato (comma 9, articolo 1, D.L. n. 61/2023) il differimento di 3 mesi dei termini e delle scadenze previste dall’articolo 1, commi da 153 a 158, da 166 a 226, 232, 233, 235, 237, 241, 243, lettera a), e 250 della Legge 29 dicembre 2022, n. 197 (Legge di bilancio 2023).

Viene stabilita anche la sospensione dal 1° maggio 2023 fino al 31 luglio 2023 dei termini per la presentazione di ricorsi amministrativi e giurisdizionali (articolo 2, comma 4, quarto periodo), oltre che dal 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023 tutti i termini ordinatori o perentori, propedeutici, endoprocedimentali, finali ed esecutivi, relativi a procedimenti amministrativi, comunque denominati, pendenti alla data del 1° maggio 2023 o iniziati successivamente a tale data, inclusi quelli sanzionatori (articolo 4, comma 1) e dei termini (di cui al comma 1) relativi a procedimenti amministrativi, comunque denominati, pendenti alla data del 1° maggio 2023 o iniziati successivamente a tale data, inclusi quelli sanzionatori (articolo 4, al comma 2). 

I destinatari della sospensione

La sospensione riguarda i datori di lavoro privati e i lavoratori autonomi regolarmente iscritti all’assicurazione obbligatoria nella gestione Industria e alla gestione per l’assicurazione contro le malattie e le lesioni causate dall’azione dei raggi X e delle sostanze radioattive nei territori di cui all’allegato 1 del D.L. n. 61/2023. Pertanto, la sospensione si applica esclusivamente alle posizioni assicurative territoriali
(PAT) con sede dei lavori nei suddetti territori e ai premi assicurativi riferiti alle attività svolte negli stessi territori.

Ai fini dell’individuazione della posizione assicurativa territoriale si fa riferimento, come di consueto, alla sede operativa, ossia alla sede dove è svolta l’attività economica del soggetto assicurante. Le aziende plurilocalizzate possono sospendere soltanto i versamenti dei premi riferiti alle posizioni assicurative territoriali (PAT) ubicate nei Comuni colpiti.

Sono sospesi per l’intero periodo i termini degli adempimenti a carico dei consulenti del
lavoro e degli altri soggetti di cui alla Legge n. 12/1979 che abbiano sede o operino nei territori indicati nell’allegato 1, anche per conto di aziende e clienti non operanti nei predetti territori. Di conseguenza, non trovano applicazione le disposizioni sanzionatorie connesse ai relativi adempimenti.

Infine, le disposizioni relative alla sospensione si applicano anche nei riguardi dei lavoratori infortunati residenti o domiciliati nei territori citati per gli adempimenti posti a loro carico.

I versamenti sospesi

Tra i versamenti sospesi ci sono quelli correnti relativi alla seconda e terza rata del premio di autoliquidazione 2022/2023 con scadenza 16 maggio 2023 e 21 agosto 2023, per coloro che hanno comunicato di pagare il premio di autoliquidazione in 4 rate, così come i premi mensili per l’assicurazione dei pescatori autonomi della piccola pesca marittima e delle acque interne e i premi assicurativi aventi scadenza ricadente nel periodo 1° maggio 2023 – 31 agosto 2023.

Rientrano nella sospensione dal 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023  anche le rate mensili nell’ambito delle rateazioni ordinarie concesse dall’Istituto, in corso alla data del 1° maggio 2023.

Modalità di sospensione

Per usufruire della sospensione i soggetti interessati devono presentare apposita comunicazione entro il 20 novembre 2023 utilizzando il servizio on line “Comunicazione sospensioni/recuperi agevolati calamità naturali” disponibile dal 25 luglio 2023 sul sito istituzionale dell’INAIL.

L’Istituto comunica che per gestire la sospensione dei versamenti sono in corso di predisposizione in GRA web specifici codici di agevolazione che saranno inseriti sulle PAT interessate: codice 269 sospensione dei versamenti per i datori di lavoro privati e i lavoratori
autonomi; codice 270 sospensione delle rate mensili, nell’ambito delle rateazioni ordinarie concesse dall’Istituto per i datori di lavoro
privati e i lavoratori autonomi; codice 271 sospensione dal 1° maggio al 31 luglio 2023 dei termini per la presentazione dei ricorsi per i datori di lavoro privati e i lavoratori autonomi.

Per quanto riguarda, invece, la ripresa della riscossione, entro il 20 novembre 2023 deve essere effettuato il versamento in unica
soluzione dei premi sospesi dal 1° maggio al 31 agosto 2023, mentre devono essere riavviati dal 1° settembre 2023 i piani di ammortamento delle rateazioni ordinarie e le rate sospese (1° maggio – 31 agosto 2023) devono essere versate in unica soluzione entro il 20 novembre 2023 insieme alla rata in scadenza nello stesso mese.

Nel modello di pagamento F24, sezione Altri enti previdenziali e assicurativi, i soggetti interessati devono indicare il numero di riferimento “999269“. Per il riavvio dei piani di ammortamento delle rateazioni ordinarie, nel F24, deve essere indicato il numero di riferimento “80000x” comunicato con il provvedimento di concessione della rateazione.  

Infine, la circolare in commento include le istruzioni anche per la sospensione dei termini relativi agli adempimenti e ai versamenti derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione, nonché per il rilascio del DURC online

 

Programmi di formazione professionale e civico-linguistica all’estero: risposte del Ministero del lavoro

 

Pubblicate sul sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali alcune Faq riguardanti i programmi di formazione professionale e civico-linguistica all’estero destinati ai cittadini stranieri residenti in Paesi terzi e/o gli apolidi e gli stranieri rifugiati, presenti in Paesi Terzi di primo asilo o di transito (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, comunicato 25 luglio 2023).

Secondo le nuove disposizioni introdotte dal Decreto Cutro (D.L. n. 20/2023, come convertito dalla Legge n. 50/2023) in materia di flussi, potranno entrare nel nostro paese e soggiornare per lavoro subordinato, a fronte della richiesta nominativa presentata da un datore di lavoro – anche al di fuori delle quote del Decreto Flussi – cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero che abbiano completato programmi di formazione professionale e civico-linguistica approvati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

 

La domanda di visto di ingresso deve essere presentata entro 6 mesi dalla conclusione del corso di formazione, e deve essere corredata dalla conferma della disponibilità ad assumere da parte del datore di lavoro.

 

I programmi sono finalizzati alla realizzazione di attività formative: i corsi professionali mirano a fornire ai partecipanti conoscenze specifiche per l’esercizio di una determinata professione o attività lavorativa, ivi incluse nozioni di sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro; i corsi di formazione civico-linguistica forniscono ai partecipanti le competenze linguistiche e civiche necessarie per avviare un processo di integrazione nel contesto socio-culturale e lavorativo in Italia.

 

I programmi in questione devono riportare le seguenti informazioni:

 

– i profili professionali e i relativi settori d’impiego, sulla base di un’accurata analisi dei fabbisogni del mercato del lavoro italiano;
– le modalità di selezione dei destinatari della formazione nel Paese di realizzazione del programma formativo;
– le modalità dettagliate delle attività di formazione professionale e civico-linguistica con la specificazione della durata e della data prevista di inizio, nonché delle modalità didattiche previste (lezione frontale, FAD, laboratori professionali,) e degli strumenti utilizzati;
– l’indicazione del soggetto attuatore, delle risorse umane coinvolte, delle risorse strumentali utilizzate per lo svolgimento dell’attività, nonché la disponibilità di idonee sedi operative didattiche nel Paese di intervento;
– le modalità di coordinamento con Istituzioni e/o altri soggetti pubblici/privati locali;
– le fonti di finanziamento, a copertura del budget necessario allo svolgimento delle attività formative, nel rispetto del divieto di oneri in capo ai partecipanti;
– le modalità di realizzazione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro in Italia ai fini dell’inserimento lavorativo dei destinatari formati;
– le modalità per la valutazione e il monitoraggio del percorso proposto.

 

E’ richiesto un contenuto essenziale, ovvero i programmi devono necessariamente prevedere:

 

a) la formazione linguistica per il raggiungimento almeno del livello A1 ed elementi di educazione civica, per l’acquisizione di una sufficiente conoscenza dei principi fondamentali della Costituzione della Repubblica, dell’organizzazione e del funzionamento delle Istituzioni pubbliche e del contesto socio-culturale italiano;

 

b) la formazione professionale, che dovrà includere nozioni in materia di lavoro e diritti dei lavoratori, elementi di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, lessico di settore e sessioni di orientamento al lavoro per il potenziamento delle competenze trasversali e il supporto alla ricerca attiva del lavoro.

 

Riguardo alle concrete modalità di svolgimento della formazione, la stessa potrà essere erogata con l’utilizzo combinato di metodologie didattiche differenti, tra le quali la formazione a distanza – FAD. È rimessa alla discrezionalità dei soggetti proponenti la facoltà di definire le percentuali di ricorso a questa modalità di erogazione della formazione che, ad ogni modo, non potrà essere esclusiva.

 

I soggetti proponenti devono inviare al Ministero il programma di formazione professionale e civico-linguistica affinché sia esaminato da una Commissione interministeriale di valutazione convocata periodicamente dalla Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione.

 

Tutte le eventuali variazioni, rispetto al programma approvato, andranno comunicate al Ministero a cui dovrà, inoltre, essere inviata una relazione conclusiva al termine del corso di formazione.